Alla ricerca della felicità o di un indizio

che cos'è la felicità

Che cos’è la felicità? Come essere felici nella vita?

In questo articolo rifletto su che cos’è la felicità a partire da un  documentario che ti spinge ad interrogarti sulle grandi domande della vita.


Avete visto il film documentario di Walter Veltroni “Indizi di Felicità”? Io si e mi piacerebbe  condividere alcune riflessioni perché credo che lo scopo finale di questi documentari (parlo al plurale perché includo i precedenti) sia esattamente quello di farci pensare. L’autore vuole condividere con il suo pubblico una risposta ad una grande domanda esistenziale.

Partiamo alla ricerca  della felicità. Io credo che il senso della vita sia esattamente quello di dare un senso alla vita stessa. Questo senso però possiamo trovarlo solo rispondendo alle domande esistenziali. Domande che diano all’essere umano quella profondità che ci distingue dagli animali. Senza offendere gli animali, perché se penso a certi esseri umani credo che gli animali avrebbero gran diritto di replica. I primi dieci minuti sono i più duri. Credevo di non farcela perché di solito quando vedo certe immagini cambio canale. Non riesco a vedere la sofferenza o la crudeltà del mondo in cui viviamo. Veltroni invece ti costringe a misurarti con un mondo violento e doloroso.

A vedere al posto che chiudere gli occhi.

Forse per prepararci alle cose brutte che come sappiamo potrebbero accadere in ogni momento. Ora faccio un gesto scaramantico, io. Tutto sommato sarà per questo che il documentario è inserito nel genere drammatico. Parla di felicità però è drammatico. Un po’ironica no come collocazione. Nel tentativo di trovare un attimo di felicità passiamo attraverso una vita fatta di fatiche e di momenti difficili. Se ci pensi l’attimo prima che precede la spensieratezza di una discesa in bicicletta altro non è che una salita faticosa. E tutto sta nel vedere a che punto di questa immagine ti focalizzi. Se vedi solo la fatica di salire e la paura di non farcela sei in un polo negativo. Viceversa se nonostante tutto ti resta in mente il vento tra i capelli, il paesaggio, la leggerezza, il vestito che indossi che sembra così petaloso allora sei in un polo positivo.

Come essere felici nella vita?

Per essere felici dobbiamo ricordare i piccoli momenti, quelli sorridenti. Ed astrarli dal resto che li contorna. Un po’ come le palle dei ricordi nel film di animazione “Inside Out” (Walt Disney Pictures). Non erano forse brevi momenti caratterizzati dalle emozioni? Non vorrei essere banale ma magari Albano e Romina non avevano tutti i torti.. “Felicità è un bicchiere di vino con un panino” diceva la famosa canzone. E nella sua banalità invece può essere un modo per suggerirci come la felicità siano poi momenti. Poi c’è quella parte, alla ricerca della felicità spirituale.

Che cos’è la felicità per un cristiano?

Per Papa Francesco la felicità è condivisione. È unire i puntini di un disegno più grande di te. È accogliere l’altro e sentirsi parte di una comunità. Sono persone fortunate i credenti perché possono fare del loro credo una forza. Una forza che dà carattere alle loro vite, stabilendo così un canovaccio di comportamenti buoni o cattivi. Sono poche però le persone che veramente vivono così. Voglio credere che esistano però. Trovo interessante osservare come nella vastità dell’umanità ciascuno di noi sceglie che taglio dare alla propria esistenza. È come se ci fossero tante scatole. Tutte diverse, tutte pronte a contenere i nostri credo, le nostre convinzioni. Ed una volta che abbiamo trovato la scatola che fa per noi  passiamo il resto della vita a collezionare indizi che diano un senso alla nostra scelta o visione.

Che cos’è la felicità quindi?

Così chi sceglie di essere un combattente metterà nella sua scatola le vittorie e le sconfitte. L’ottimista ci metterà i sorrisi, anche quelli a denti stretti. Il disperato i momenti bui e la notte scura  e interminabile dell’anima. Qui forse sto divagando dall’argomento principale che è andare alla ricerca della felicità. Credo però che tutte le domande dell’esistenza siano poi collegate tra loro in qualche modo. Dice la voce all’inizio del film, che è poi quella dell’autore: “La felicità richiede sempre fatica, capacità di vincere sfide e di superare ostacoli. La felicità esiste forse solo se condivisa e se è ricerca costante di un obiettivo, di una meta, di un sogno da realizzare”. Ecco che cosa significa essere felici.

Alla ricerca della felicità.. ma allora Dove?

La felicità va ricercata nella vita di tutti i giorni. In una risata forte e fragorosa, nelle cose o persone che amiamo, in un tempo che ci consuma ma ci matura anche. Oppure la felicità è quello stato che segue un momento tragico. Tante persone raccontano di averla trovata dopo aver superato momenti faticosi della vita. Allora in quel caso la felicità è un premio che la vita ci sta dando per pareggiare i conti con le tante brutture che caratterizzano la vita stessa. Ed è ancora più preziosa. La felicità sta negli occhi con cui ogni giorno affrontiamo la vita. È un attimo veloce ma indelebile. Un momento che segue o precede qualcosa di importante. Per questo lo ricordiamo. Nel documentario vengono intervistate molte persone. Persone che hanno vissuto la loro vita con coraggio. Tramandarsi le esperienze è sempre stato un obiettivo nella storia dell’uomo. Questo film insegna che la felicità non è irraggiungibile. Non è l’obiettivo finale di una vita. Essere felici è dare risalto ad un momento.

Che cos’è la felicità?

La felicità è  identificare il frame preciso, quel punto in cui siamo stati veramente bene. Stare bene con se stessi, con gli altri, nel mondo che ci circonda. Un’altra cosa che ho imparato da questo documentario è che  molto importante fermare quel momento di felicità dentro di noi. La vita è spesso drammatica se vista nella sua interezza. Non nascondiamocelo. Sarebbe ipocrita farlo. I momenti di felicità sono come le vecchie foto. Bisogna ricordarli per affrontare il resto della vita.

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